Rosé Grand Cru Extra Brut (R17)
150,00€
Prezzo IVA inclusa
Esaurito
Esaurito
Degorgement | 11/2023 |
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Uvaggio | 35% Chardonnay, 65% Pinot Noir |
Cuvée | Rosé |
Classe | Grand Cru |
Millesimo | s.a. |
Permanenza sui Lieviti | 5 anni |
Dosaggio | 2 gr/l |
Gradazione | 12,5% |
Formato | 0,75l |
Punteggi | Galloni 92, Parker 93, Suckling 93 |
DESCRIZIONE
Rosé Grand Cru Extra Brut
Il Rosé Grand Cru di Francis Egly nasce dai vigneti Grand Cru di Ambonnay e Verzenay ed è composto dal 65% di Pinot Noir di cui un 10% vin rouge (vinificato in legno per il 40%) e dal 35% di Chardonnay vinificato in acciaio. La fermentazione avviene naturalmente, con l’utilizzo di soli lieviti indigeni e in tempi molto lunghi. La messa in bottiglia, a cui segue la seconda fermentazione, è effettuata senza filtraggi né collatura. La permanenza sui lieviti in questo Rosé non è mai inferiore ai 3 anni, come per tutte le cuvée di Egly-Ouriet.
Rosé Extra Brut dal colore rosa salmone brillante si presenta al naso con sentori che riportano al Thè Nero, petali di rosa e piccoli frutti rossi. In bocca impressiona per la precisione e la finezza supportata da una grande materia, rotondo e avvolgente con un finale estremamente lungo e minerale.
PRODUTTORE
Egly-Ouriet
Egly-Ouriet è senza dubbio uno dei più apprezzati Vigneron dagli appassionati, grande interprete nell’esaltazione del Pinot Nero. Produce i suoi vini in 11,5 ettari di vigneti esposti prevalentemente a sud e sud-est, 9 e mezzo nei rinomati Grand Cru di Ambonnay, Bouzy, Verzenay e 2 a Vrigny, Premier Cru, dove nasce il suo Pinot Meunier “Les Vigne De Vrigny”, uno tra i primi a produrlo in purezza. Solo 2 gli ettari di Chardonnay. L’enologo Francis Egly oggi rappresenta la quarta generazione di questa Maison, fondata nel 1930. Con lui al timone la qualità della produzione ha raggiunto livelli di eccellenza assoluta in ogni sua Cuvèe attraverso la cura di “vigne vecchie” anche di 60 anni caratterizzate da strati gessosi che favoriscono la grande mineralità percepita in ogni sua bottiglia. Il carattere e l’espressività del terroir vanno ritrovati nel bicchiere, cosi anche in cantina come in vigna l’intento e di intervenire il meno possibile, bassi dosaggi zuccherini e lunghe soste sui lieviti da un minimo di 36 mesi ai 100 ed oltre dei Millesimati.